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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Attenti a Quei Due

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Siamo tutti un po' John Dee e siamo tutti un po' Edward Kelly. A dire il vero, li ho sempre visti come due facce della stessa medaglia. Il Bagatto e il Folle, Oliver Hardy e Stan Laurel, Odino e Loki. I due non si sarebbero mai potuti non incontrare. L'attento studioso e il folle burlone. Trovo che sia fondamentale, nella vita di ogni aspirante Magus, dare spazio a tutte e due i lati. Troppo John Dee e si finirà col non vedere più lontano della punta del proprio naso. Troppo Eddie Kelly e ci si perderà nella vastità del Multiverso.   
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 Claude Buck (1890-1974), The Angel Israfel, 1919

La Rana sulla Moneta

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Comincio con un dato di fatto relativamente semplice: per certi versi l’essere umano è un anfibio. Così come la rana vive nella terra ferma e nell’acqua, l’essere umano vive perennemente in due mondi: il cosiddetto mondo della realtà e quello dell’immaginazione. Ora, per così dire, la cosa si complica se pensiamo al fatto che tutto ciò che conosciamo della “realtà” lo apprendiamo attraverso i nostri cinque sensi e le loro terminazioni nervose. Queste registrano ciò che riescono a criptare della realtà e lo trasferiscono al nostro cervello (la nostra Antenna) e poi, da lì, alla nostra mente (il Magazzino Dati). Solo lì, ciò che ci circonda prende forma. Immaginazione e Realtà vivono nella stessa Sfera, con l’unica differenza che la prima rimane nello stato *Solve* (Onda, in termini di fisica quantistica) e la seconda nello stato *Coagula* (Particella). Ecco uno dei segreti, a mio avviso, per operare la Magya: comprendere come ciò che noi comunemente chiamiamo *immaginazione* non sia

L'insostenibile leggerezza dei Grandi Antichi

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Mi sono riappropriato dell'amore per la Natura grazie alla cosmogonia di Lovecraft . Nei primissimi anni novanta ero completamente assorbito dalla terra umida, dagli alberi, dalle foglie. E' quello il periodo a cui riconduco  l'inizio più o meno ufficiale del mio interesse verso la magia e l'occultismo. Non potevo cominciare  le mie esperienze di magia pratica se non con il  druidismo . Questa via era perfetta per un  adolescente focoso e insicuro qual ero. C'era la magia cerimoniale, c'era tanta Natura, c'era voglia di  essere liberi e c'era l'assenza di figure che si assurgevano a guru (sempre stato allergico alle autorità,   io). Inoltre (da ex gran giocatore di  D&D ) ero attratto da quella forte vena Fantasy che pervadeva il  tutto. Insomma, una via magica di tutto rispetto ma anche un'isola in cui rifugiarsi dalla cruda e dura   “realtà”. Queste peculiarità citate sopra, col tempo, divennero le stesse che mi diedero la spinta per   al