"Doppelganger"

"Doppelganger" esce a settembre. Sì, lo so, per quella data uscirà anche il magnum opus di Alan Moore però, volete mettere? Il mio libro sarà lungo un ventesimo rispetto a quello del bardo di Northampton e se non vi sarà piaciuto avrete cestinato solo una settimana della vostra vita. "Jerusalem" di Alan Moore vi chiederà in sacrifizio almeno 2 o 3 anni (se siete persone che hanno un minimo di vita sociale). Qualcuno potrà replicare che, quantomeno, il libro di Moore potrebbe essere usato come arma contundente per la difesa personale o per intimorire i ladri se vi entrano dentro casa, però io sono contro la violenza, lo sapete. Inoltre, il mio sarà più portatile, lo potrete anche infilare in tasca e non vi procurerà ernie inguinali o scoliosi. Per finire, un'altra ragione per acquistare "Doppelganger" è che, in caso abbiate voglia di picchiarmi dopo averlo letto, sarò molto più raggiungibile rispetto a zio Moore (prendete il 118 tratta circolare, vi fate un tratto dell'Appia Pignatelli e siete arrivati). Ma sicuramente non avrete voglia di picchiarmi, anzi: proverete uno strano impulso nel ringraziarmi e adorarmi come un nuovo Thoth sceso tra i mortali (msgsblmnle). 

Hieronymus Dee, Quarto Miglio, Roma, 12 luglio 2016

"Riddarhyttan, Sweden", foto di Ewa Wikström

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Surfing Albert

Be Water my Friend